Pardonne mes lèvres

Fanny (rivolgendosi a Max, immerso dietro al giornale, credendo che fosse un cliente): Avete scelto?
Max: [abbassa il giornale] Credo di sì.
Fanny: [esita] Sicuro che non le serve più tempo?
Max: No, so quello che voglio.
Fanny: Ne è sicuro?
Max: Assolutamente sì
Fanny: Allora, che cosa le porto?
Max: Com’è la minestra?
Fanny:Non c’è più la minestra.
Max: Come il mio lavoro. Il pesce?
Fanny: L’abbiamo finito.
Max: Come me coi miei alibi.
Fanny: Non farmi perdere tempo, scegli qualcosa che abbiamo…
Max:
Vorrei passare tutta la vita con una dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno, e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore e un bicchiere che non sia mai vuoto…
Fanny: oh.. Max![Si baciano]
Max: Pardonne mes lèvres, elles trouvent du plaisir dans les endroits les plus inattendus (Perdona le mie labbra. Trovano la gioia nei posti più inaspettati.)

da Un’ottima annata

 

Prospettiva

Anton Ego al cameriere: […]  dopo  aver  letto  tante  sviolinate  a  proposito  del  vostro  nuovo cuoco, lo sa cosa vorrei tanto? Un po’ di prospettiva… ecco, gradirei della prospettiva… fresca, chiara e ben condita. Mi può consigliare un buon vino da poterci abbinare?
Il cameriere: A che cosa? Mah… signore…
Ego: Prospettiva…  ne  siete  forse  sprovvisti?
Il cameriere: Ehm…
Ego: Molto  bene,  visto  che  siete  a corto di prospettiva e nessun altro sembra averne in questa balorda città, propongo  un  accordo:  voi  provvederete  al  cibo…  io  provvederò  alla prospettiva. […]

Il cameriere:  Ho paura di non… la sua ordinazione per la cena?

da Ratatouille

Christòs anèsti – Alithòs anèsti

Gus (il futuro suocero): Christòs anèsti
Yan (il futuro genero): Acisto acesti [volendo dire Alithòs anèsti]
Gus: Όταν οι έλληνες γράφαν φιλοσοφία, εσείς ακόμα κρεμόσασταν απ’ τα δέντρα.[Quando i greci scrivevano di filosofia, il tuo popolo ancora si dondolava sugli alberi]
Yan, a Tula (la futura moglie e figlia di Gus): Che ha detto?
Tula: Gli piaci…

Da “Il mio grosso grasso matrimonio greco”

Glielo avevo detto

Alfred: Riconosca i suoi limiti, signor Wayne.
Bruce Wayne: Batman non ne ha… non ha limiti.
Alfred: Ma lei sì, signore.
Bruce Wayne: Non posso permettermi di conoscerli.
Alfred: E cosa succederà, allora, il giorno in cui li scoprirà?
Bruce Wayne: Sappiamo tutti quanto ti piace dire “gliel’avevo detto”.

[…]

Bruce Wayne: Chi mi sta vicino muore Alfred, che cosa dovrei fare?
Alfred: Resistere signor Wayne. Sopportare. La odieranno per questo, ma è la vera forza di Batman. Lui può essere l’emarginato, può fare la scelta che nessuno osa affrontare: la scelta giusta.
Bruce Wayne: Oggi ho scoperto quello che Batman non può fare: non può resistere a questo. Oggi potrei dire “glielo avevo detto”
Alfred: Oggi no, non voglio farlo. [si allontanano camminando insieme] Però glielo avevo detto, maledizione…

http://it.wikiquote.org/wiki/Il_cavaliere_oscuro

– Bèh comunque ti chiami sei sempre tu, perchè una sola persona al mondo ha quell’odore!
– Odore?
– Odore di chi ha cavalcato sulle ali il vento, le cento estati passate a dormire sugli alberi, delle avventure con indiani e pirati! Ti ricordi Peter? Il mondo era nostro potevamo fare tutto oppure niente, ma ogni cosa era importante perchè eravamo noi a farla!

da Hook – Capitan Uncino