The Irrigation Game #1

A casa, tempo per immaginare, problemi da risolvere (o da inventare), voglia di fare, voglia di farlo insieme.

Così è nata l’idea di creare un sistema di irrigazione automatico per la terrazza, dove non abbiamo un rubinetto di acqua. Stavolta ho un aiutante speciale, curioso e impaziente di vedere risultati..

Il primo prototipo

Nel dettaglio, ho voluto fare un sistema per l’irrigazione a goccia, che attingesse acqua da un serbatoio e fosse discreto, semplice, riusabile. Perciò il primo tentativo punta a creare il sistema di pompaggio ed un minimo di automazione. Poi si perfezionerà…
Ricerco il materiale tra le cose che ho in casa, così da limitare al minimo gli acquisti:

  • 2x Pompe a diaframma (quelle per acquario) 12V, 3A (unico acquisto: 12€ in totale)
  • 1km di Tubo per irrigazione diametro 5mm
  • giunti a T e gocciolatori
  • alimentatore 12V
  • una scheda I/O GCE Electronic, per controllare l’accensione delle pompe
  • un secchio per l’acqua

Problematiche

a) l’innesto dei tubi non va: le pompe hanno diametro leggermente maggiore dei tubi. Riesco a calzarli, con difficoltà, ma il risultato è deludente e non ermetico.
Per ovviare, aggiungo del materiale:

  • 40cm di tubo trasparente per acquario

Anche il tubo trasparente ha un diametro minore dell’innesto, ma poichè è più spesso, risulta più malleabile: dopo aver tagliato i 4 segmenti e averli passati per qualche minuto nell’acqua bollente, lavorati a caldo calzano perfettamente nell’innesto.

Particolare: innesti delle pompe a diaframma

Risultato

La scheda a relè alla fine serve soprattutto a predisporre gli attacchi futuri e gli ingombri nel contenitore, ad ogni modo il risultato è soddisfacente.

Abbiamo predisposto un sistema rudimentale di pulsanti per attivare ciascuna delle pompe, anche quello sarà da migliorare, ma intanto anche i piccoli possono prendersi la soddisfazione di far partire l’annaffiatura…

Il sistema completo: scheda a relè e pompe

Migliorie

Ogni giorno che passa, porta nuove idee, alle quali prima o poi dovremo dare soluzione.

  1. Inserire un filtro di ingresso dell’acqua
  2. Migliorare i pulsanti di accensione
  3. Inserire un controllo di livello del serbatoio
  4. Remotizzare il controllo delle pompe

Per ora ci godiamo il risultato, le idee non tarderanno a trovare forma!

Treehouse – Anno nuovo, nuovi progetti

Con l’estate si riaffacciano i weekend fuori porta ed è l’ora di inaugurare la casetta sull’albero, che ha passato indenne l’inverno.

Ricapitolando, ecco dove abbiamo lasciato il lavoro:
– la piattaforma ottagonale di circa 2mq è in posizione ad un’altezza di 180/200 cm da terra.
– dobbiamo costruire una balaustra o comunque un sistema di protezione, cercando di non appesantire la struttura
– mancano dei sistemi di salita semplici: scaletta o teleferica da postazione più alta.
– manca la linea vita
– occorre fissare la botola di accesso

Bene è il momento di pensare al programma di lavoro delle prossime settimane:
– sistemare scaletta e botola
– studiare la struttura dellabalaustra
– studiare la linea vita e la teleferica

Continua a leggere Treehouse – Anno nuovo, nuovi progetti

Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 3

Un uomo dovrebbe riconoscere le sue sconfitte garbatamente così come festeggia le sue vittorie, Max. Col tempo vedrai che un uomo non impara niente quando vince. Perdere invece può condurre a grande saggezza. Il nocciolo della quale poi è quanto sia più gradevole vincere. È inevitabile perdere di tanto in tanto… il trucco è che non diventi un’abitudine. (Henry Skinner)

da Un’ottima annata

Riprendiamo il discorso circa la casetta sull’albero, dopo la deludente prima giornata di montaggio. La notte ha portato le seguenti considerazioni:
A) se vogliamo migliorare la presa delle travi sul tronco, occorre ridurre al minimo la distanza tra le aste di acciaio: da 80cm si riduce a 65cm.
B) cambiamo albero: invece della ‘bitorzoluta’ quercia, andiamo su di un abete dal fusto bello dritto.

Continua a leggere Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 3

Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 2

Dopo la fase progettuale e la preparazione del materiale, è finalmente arrivato il momento del montaggio!

Ma ancora ci mancano alcuni elementi di ferramenta, perciò passiamo la mattinata alla ricerca del necessario, dopo pranzo assembliamo alcune parti della pedana e dedichiamo il pomeriggio al lavoro pesante. Le fasi previste sono: mettere in posizione la prima coppia di assi di sostegno, incrociare perpendicolarmente la seconda coppia e stringere il tutto. Dopo le dovute prove di stabilità  si solleveranno i pezzi della pedana così da  fissarli in posizione.

La prima fase di montaggio: la coppia di travi, chiusa da un lato con la barra d'acciaio, è sollevata in posizione prima di esser chiusa con la seconda barra.
La prima fase di montaggio: la coppia di travi, chiusa da un lato con la barra d’acciaio, è sollevata in posizione prima di esser chiusa con la seconda barra.

L’albero ospite

Si tratta di un albero di quercia, dal tronco di circa 62cm di diametro. Cerchiamo un’altezza ragionevole e un punto del fusto che sia quanto più dritto e verticale. Non è facile, ma dopo qualche tentativo, troviamo un punto di apparente stabilità.

Chiusura delle travi di sostegno

Le travi sono state forate in due punti, simmetrici rispetto al centro, che distano 80cm. I fori ospiteranno le aste filettate e su queste vengono inseriti rondelle e bulloni. La prima stretta dei bulloni lascia un po’ a desiderare e le travi continuano a muoversi. Stringiamo ulteriormente e pare che la situazione migliori, quindi ci decidiamo ad issare le travi perpendicolari. E qui iniziano i problemi: stringendo le travi al tronco dalla forma irregolare, queste non sembrano trovare una posizione esattamente orizzontale. Pare inoltre che l’attrito delle travi sulla corteccia non sia sufficiente a mantenere una sicura stabilità. Continua a leggere Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 2

Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 1

Nel precedente articolo abbiamo visto la parte progettuale e fatta la lista del materiale necessario.

E fu sera e fu mattina: giorno primo.

Ok, d’accordo, niente a che vedere con la creazione dell’universo, ma iniziamo a domandarci come doveva sentirsi Nostro Signore, quando, dopo aver fatto i suoi progetti, ha iniziato a metter mano alla creazione.  Noi siamo eccitati, pur sapendo che la giornata sarà dedicata a preparare il materiare e avendo pianificato di dedicare l’indomani al montaggio.

Continua a leggere Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 1

Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 0

Inizio questa serie di articoli riguardo un argomento un po’ fuori dal solito, ma si sa, le vacanze portano nuove idee e quest’anno siamo riusciti a realizzarne almeno una. “Siamo”, perché, come spesso accade, da soli si farebbe ben poco: il compagno di questa piccola avventura è Gianmatteo, designer di professione, fratello di mia moglie e uomo assai paziente da sopportare le mie pazzie.

Ma veniamo al dunque.
Mai pensato ad una casetta sull’albero che avete in giardino, per far giocare i piccoli (e non solo)? Da bambino ci ho provato anche io, con scarso risultato ed è quindi venuto il momento di farlo di nuovo, approfittando dell’esperienza (poca) degli anni, vagliando alcune soluzioni di chi si è già confrontato con la materia e confidando nel prezioso scambio di opinioni col suddetto compagno di avventura.

Continua a leggere Vivere la natura: casetta sull’albero. Giorno 0